I norvegesi amano scalare le montagne. In tutti i sensi, anche in quello di “metterci delle scale”.
In Norvegia infatti sono numerose le scale, di pietra o di legno, che facilitano l’ascesa a cime e altipiani, permettendo così, anche a chi è meno incline all’arrampicata, di raggiungere magnifici punti di vista e di godere di panorami straordinari, il più famoso dei quali è probabilmente il Preikestolen (Pulpit rock) che si raggiunge anche grazie a porzioni di scale in pietra.
In tutta la Norvegia si contano fino a 300 interventi di scale in pietra naturale, molte delle quali grazie all'intervento di squadre di sherpa nepalesi.
Dalla regina delle scale in legno, ovvero quella di Flørli con i suoi 4.444 gradini, alla Helgelandstrappa di Mosjøen, che è la regina delle scale in pietra con i suoi 3.000 scalini, dalla celeberrima Reinebringen, nelle Lofoten, con 1560 scalini di pietra, alla Fikantrappa con i suoi 1132 scalini in legno (attualmente in ristrutturazione).
E ancora gli oltre 2.000 gradini del sentiero Prestholtstien a Geilo o della Rødøylova, nell’isola di Rødoy o della Botsvanlia, incastonata nel cuore dell’Hardanger nei pressi del Bottsvatnet; il poker di scale “Midsund” nella coppia di isole Otrøya e Midøya (Midsundtrappene Rørsethorn, Aksla, Digergubben e Blø); i 1300 gradini per raggiungere la cima Ulriken, invece della funivia, a Bergen o quelli analoghi a Tromsø che affiancano la funivia Fjellheisen. Meno di un migliaio invece i gradini per raggiungere la Ruiplassen, nei pressi di Dalen, e della Munketreppene sopra Lofthus, vicino Kinsarvik.
In questo panorama i 1363 della Vegatrappa occupano il secondo gradino (!) sul podio delle scale in legno ma tra gli ultimi nella classifica generale delle scalinate montane norvegesi. Ma tanti o pochi che siano il valore della scala sta nell’esperienza che ti offre lungo il percorso e nella vista che ti regala una volta in cima.
Vegatrappa, recentemente costruita e costantemente manutenuta, è in perfetto stato di conservazione e ricca di piazzole, terrazze (in legno), piattaforme con panchine per la sosta, oltre a un’area picnic e un pub-ristoro nella parte bassa del sentiero che è anche punto di partenza (e di fornitura attrezzatura) per le spedizioni guidate alla ferrata che, da un certo punto in poi lungo al salita, è una via alternativa alla scala.
Sulla cima del Ravnfloget un piccolo rifugio offre riparo mentre una grande aquila in ferro dà il benvenuto. Volendo si può proseguire l'escursione verso le altre cime vicine.
Da lassù la vista sulla bella e vicina isola di Søla, sull’abitato di Sundsvoll e sulla distesa di isolette che circondano Vega a ovest sfumando man mano nel mare di Norvegia ripaga indubbiamente della relativa fatica che richiede al viaggiatore.
Sundsvoll, Vega, Helgeland, Nordland, Norvegia, Norway
INFO
riprese: Insta360 Go2, Xiaomi Mi9TPro, drone Dji mini 2
musica: Storybook di Scott Holmes Music (www.scottholmesmusic.com)
5 settembre 2021
In Norvegia infatti sono numerose le scale, di pietra o di legno, che facilitano l’ascesa a cime e altipiani, permettendo così, anche a chi è meno incline all’arrampicata, di raggiungere magnifici punti di vista e di godere di panorami straordinari, il più famoso dei quali è probabilmente il Preikestolen (Pulpit rock) che si raggiunge anche grazie a porzioni di scale in pietra.
In tutta la Norvegia si contano fino a 300 interventi di scale in pietra naturale, molte delle quali grazie all'intervento di squadre di sherpa nepalesi.
Dalla regina delle scale in legno, ovvero quella di Flørli con i suoi 4.444 gradini, alla Helgelandstrappa di Mosjøen, che è la regina delle scale in pietra con i suoi 3.000 scalini, dalla celeberrima Reinebringen, nelle Lofoten, con 1560 scalini di pietra, alla Fikantrappa con i suoi 1132 scalini in legno (attualmente in ristrutturazione).
E ancora gli oltre 2.000 gradini del sentiero Prestholtstien a Geilo o della Rødøylova, nell’isola di Rødoy o della Botsvanlia, incastonata nel cuore dell’Hardanger nei pressi del Bottsvatnet; il poker di scale “Midsund” nella coppia di isole Otrøya e Midøya (Midsundtrappene Rørsethorn, Aksla, Digergubben e Blø); i 1300 gradini per raggiungere la cima Ulriken, invece della funivia, a Bergen o quelli analoghi a Tromsø che affiancano la funivia Fjellheisen. Meno di un migliaio invece i gradini per raggiungere la Ruiplassen, nei pressi di Dalen, e della Munketreppene sopra Lofthus, vicino Kinsarvik.
In questo panorama i 1363 della Vegatrappa occupano il secondo gradino (!) sul podio delle scale in legno ma tra gli ultimi nella classifica generale delle scalinate montane norvegesi. Ma tanti o pochi che siano il valore della scala sta nell’esperienza che ti offre lungo il percorso e nella vista che ti regala una volta in cima.
Vegatrappa, recentemente costruita e costantemente manutenuta, è in perfetto stato di conservazione e ricca di piazzole, terrazze (in legno), piattaforme con panchine per la sosta, oltre a un’area picnic e un pub-ristoro nella parte bassa del sentiero che è anche punto di partenza (e di fornitura attrezzatura) per le spedizioni guidate alla ferrata che, da un certo punto in poi lungo al salita, è una via alternativa alla scala.
Sulla cima del Ravnfloget un piccolo rifugio offre riparo mentre una grande aquila in ferro dà il benvenuto. Volendo si può proseguire l'escursione verso le altre cime vicine.
Da lassù la vista sulla bella e vicina isola di Søla, sull’abitato di Sundsvoll e sulla distesa di isolette che circondano Vega a ovest sfumando man mano nel mare di Norvegia ripaga indubbiamente della relativa fatica che richiede al viaggiatore.
Sundsvoll, Vega, Helgeland, Nordland, Norvegia, Norway
INFO
riprese: Insta360 Go2, Xiaomi Mi9TPro, drone Dji mini 2
musica: Storybook di Scott Holmes Music (www.scottholmesmusic.com)
5 settembre 2021
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- LOFOTEN
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